giovedì 25 aprile 2013

No pain, no gain. Il 6x1000 e la tenuta mentale



L'allenamento di ieri, nel quale ho avuto la fortuna di avere coach Diego in versione "Personal Trainer", mi ha consentito di fare un netto balzo in avanti nella mia preparazione, soprattutto dal punto di vista mentale.
Infatti, Giuliano, Claudiano ed Antonello, oggi impegnati nella mezza maratona di Rieti insieme a Strong (in bocca al lupo),  hanno fatto un lavoro sui 200, mentre il coach ed io abbiamo affrontato un 6x1000 a 4 min/km piuttosto impegnativo (almeno per me, mentre Diego, a quei ritmi, passeggiava allegramente).



Ovviamente, il ritmo prefissato è stato puntualmente disatteso, con le prime 3 ripetute corse intorno ai 3.55/km mentre, dalla quarta in poi si è fatta sentire la fatica accumulata nell'ultimo periodo, con conseguente ricaduta sul passo, che si è attestato sui tempi previsti.
E proprio a causa della fatica, come al solito, ad un certo punto ho cominciato a mollare di testa, o meglio, ho iniziato con la consueta "litania dell'atleta stanco": "Non so ce la faccio, sò stanco", con il malcapitato di turno che mi risponde"Daje, nun mollà!" ed io "Vabbè, non mollo, ma sò stanco", "Ma che stanco, vai benissimo... stacca il cervello e pensa solo a correre. Nun mollààà", "Ok, ci provo, ma non so se ce la faccio"..... e via così fino al termine dell'allenamento.
Già, perchè adesso, grazie alla spinta del coach e del buon IronManzi ed agli allenamenti con i ragazzi del gruppo, tutti ben più performanti di me, sto imparando davvero a non mollare, e gli allenamenti, almeno, li finisco.
La spiegazione è piuttosto semplice: la "tigna" (trad.: cocciutaggine), come si dice da queste parti, non mi manca, quella che scarseggia è l'attitudine mentale alla sofferenza.
Ma siccome, nello sport più che nella vita, senza soffrenza non si ottengono risultati (no pain, no gain) ecco che l'aspetto mentale assume un'importanza fondamentale, almeno pari a quella dell'allenamento fisico, se non addirittura superiore.
Perchè, senza "testa", niente sfida, niente sogno, niente follia. Quindi, niente Ironman.
La strada è lunga e quasi tutta in salita, ma ce la farò. Spero. (ARIDAJE... MA ALLORA LO FAI APPOSTA...)
DAJE, STE, DAJEEEE!!!!

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